giovedì 3 maggio 2012

Le 10 cose che proprio non capisco dei cinesi

Devo ammettere che sti cinesi non sono poi tanto male. Meno musoni di quanto mi aspettassi, più ospitali e gentili di molti altri popoli, meno rozzi e sporchi di quanto dipinto dagli hongkonghesi.

Certo le differenze culturali sono ovviamente enormi  ed è inevitabile che ci siano delle cose che noi occidentali in generale (ed io in particolare) non riusciamo proprio a mandare giù. Ecco la mia personale top-ten delle cose a cui non sono ancora riuscito a fare l'abitudine:
10) Nove volte su dieci, l'inglese è utile quanto il dialetto bresciano: su questo punto un po' li capisco, alla fine siamo in casa loro e siamo noi ospiti che dovremmo adattarci e spiaccicare due parole di mandarino, mentre al massimo quello che riesco a dire io è uno striminzito "grazie". A loro di parlare con noi bianchi fotte sega, siamo noi quelli che devono sopravvivere in un paese straniero e che si devono adattare. Oltretutto prima di criticarli vorrei dare un'occhiata alle statistiche sul tasso di lingua inglese parlato da noi in Italia. Forse meglio stendere un velo pietoso. 
9) Alfabeto latino questo sconosciuto: qua invece qualcosa da ridire ci sarebbe. Ok il solito discorso che a loro non gliene frega nulla di leggere il nostro alfabeto, che siamo ospiti etc etc... per ò almeno riconoscere il nome della propria città o saper leggere a grandi linee una ventina di caratteri latini non mi sembra uno sforzo enorme e invece no, tocca a noi stranieri districarci in mezzo a migliaia di ideogrammi incomprensibili. E' per questo che portarsi dietro un quadernetto e una penna per annotarsi nomi ed indirizzi in cinese  è un must.
8) Ciminiere ambulanti: non credo di esagerare dicendo che il 90% dei maschi adulti in Cina  è fumatore. Fumano ovunque: per strada, nei bar, nei ristoranti, in ascensore, nei cessi, sui treni... cheppalle! E poi sarebbero i turchi i fumatori per antonomasia?
7) Gli stiratori di appiedati: ogni tanto quando attraverso le strade cinesi mi sembra di essere dentro a Carmageddon, quel videogioco il cui scopo era asfaltare quanti piu pedoni possibile. Hai il verde? Sei sulle striscie? Non importa, ci sarà sempre uno stronzo che, strombazzando come se la sua squadra del cuore avesse appena vinto lo scudetto, cercherà di piallarti come un cagnetto che gioca con la pallina in tangenziale. Simpatici.
6) I camerieri premurosi: sei li al bar, indeciso tra una Tsingtao o un Chivas Regal? Oppure al ristorante  tentatissimo sia dalle zampe di gallina che da una scodella di noodles in brodo? Vuoi scegliere con calma sul menu? Manco per le gonadi di mio nonno! Il cameriere dovrà starti addosso tutto il tempo facendoti notare che loro hanno anche l'Heineken o suggerendoti i dumplings al porco in offerta speciale ed è inutile cercare di dirgli di mollarti per 3 minuti cosi hai tempo di sfoglierti il menu da 46 pagine, tanto non capiscono (vedi punto 1). Questo comportamento pare comunque essere una forma di cortesia in mezza Asia e - anche se noi occidentali non lo condividiamo affatto - non  è il caso di alterarsi.
5) Ectoplasmi occidentali: per compensare quelli del punto 6, ci sono i cinesini che se ne vanno nel panico quando vedono uno straniero e, pur di non dover fare lo sforzo di parlarti, decidono di ignorarti finchè non li prendi per un bavero e li costringi a darti retta. Una volta ero in farmacia a prendere uno spazzolino, vado per pagare e la tipa alla cassa che faceva finta di niente, manco fossi un fantasma. OOOOH ZIA voglio solo pagarti un fottuto spazzolino da 10 yuan, non raccontarti la storia della mia vita, rilassati!
4) Non sanno gnente, loro non c'erano e se c'erano dormivano: forse  è una consegueza del punto 5 il fatto che in Cina chiedere informazioni  è una missione quasi impossibile: di solito infatti ti rispondono "nonono" ancor prima di finire la domanda (anche se questa  è scritta su un pezzo di carta nella loro lingua). Il migliore  è stato il custode del grattacielo di Shanghai dove ha anche sede il consolato kazako a cui dovevo richiedere un visto: già per fargli capire "Kazakistan" gliel'ho dovuto scrivere in cinese ("aaaaah, KAZAKHSTAN" - mi fa lui. E certo testadiminchia, è tre ore che te lo sto dicendo!), l'unica risposta che sono riuscito ad estorcergli  è stata "è su, è su".
Si ma su doooove santiddio? Ci sono 10 scale e 30 piani per scala, dove cazzo  è che devo salire? Niente da fare, "su, su".
Ho dovuto così buttare via un'ora di vita per salire al decimo piano di ogni scala (meno male che sapevo che l'ambasciata era alla unit 1005 e che quindi verosimilmente dovevo andare al decimo piano) finchè non l'ho trovato. Pazzia!
3) Spargono germi in maniera totalmente gratuita: mettersi le mani davanti alla bocca quando si tossisce e/o starnutisce dev'essere passato di moda, ecco perchè sono venti giorni che ho il raffreddore!
2) Sputano come dei lama: giustamente fumano come dei turchi, si starnutiscono in faccia a vicenda, gli verrà un po' di catarro no? E allora alè via con allegri concerti di saliva convogliata rumorosamente in bocca e poi scaraventata quanto più possibile vicino alle tue scarpe. Carino soprattutto quando lo fanno le donne.
1) Scavallano le file: tra tutti, questo  è il vizio che ti lascia più di fango: tu sei li che ti sei fatto mezz'ora di coda per prendere il biglietto del treno, arriva finalmente il tuo turno quando con assoluta nonchalance vieni scavallato brutalmente da un tizio spuntato fuori dal nulla. La prima volta ci rimani così di merda che non dici niente, la seconda glielo fai notare a parole, la terza partono le gomitate in bocca per ristabilire l'ordine. Il bello di tutto ciò che nessun'altro nella fila ha niente da ridire, segno evidente che si tratta di assoluta normalità... adoro questi scambi interculturali!

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