venerdì 6 maggio 2011

Burocrazia portami via

Il nemico numero uno dei miei peregrinaggi futuri - ne sto avendo sempre più la conferma - sarà la burocrazia.
Il livello di difficoltà seguirà un andamento curviforme, dove il picco verrà registrato nelle repubbliche ex-sovietiche, dove evidentemente i comunisti non ci sono più, ma le complicazioni burocratiche sono pressochè le stesse di quanto c'era Nikita Krusciov* al Cremlino.
In questi giorni in cui sono ancora disoccupato sto stilando una check-list degli sbattimenti da risolvere prima di lasciare la Nuova Zelanda, ho dunque circa 11 mesi per risolvere i seguenti grattacapi:

1) Rifare il passaporto: ebbene si, per quanto riguarda il primo problema, l'eredità di Stalin non c'entra. Sono io il babbo che prima di partire non si è accorto di avere appena 5 pagine libere (grazie anche alla simpaticissima immigration marocchina che mi ha messo 3 stampi in 3 pagine diverse quando sono andato a Fez a gennaio, grazie, molto gentili...).
Inutile dire che con 5 pagine libere arriverei a malapena in Russia e che urge mandare al più presto le scartoffie necessarie all'Ambasciata di Wellington per ovviare all'annoso problema.
2) Visto per Cina, Hong Kong e Macau: tutto estremamente facile. Hong Kong e Macau rilasciano un visto di 30 giorni all'arrivo, per la Cina basta andare in ambasciata, cacciare il grano e mollare il passaporto per un paio di giorni.
3) Visto per la Mongolia: facile almeno quanto il visto cinese. L'unico problema è che non ho idea di quanto ci mettano ad emetterlo e quindi se richiederlo al Consolato neozelandese o all'Ambasciata di Pechino.
4) Visto per la Russia: e qua cominciano i cazzi. I russi non solo vogliono una tonnellata di scartoffie, ma vogliono anche sapere quando e da dove si intende entrare nel loro paese, quando e dove s'intende uscire,  dove s'intende andare, scopo del viaggio e richiedono delle fantomatiche ricevute di agenzie viaggi (???) che non saprei proprio come procurarmi, dato che ho intenzione di andarmene in giro per i fatti miei. Sono in attesa di delucidazioni dall'ambasciata. Inoltre una volta giunti sul posto sarà necessaria un'ulteriore registrazione presso l'ufficio immigrazione, pena il taglio del pisello. Quanto mi devono mollare da 1 a 10?
5) Visti per Kazakistan e Uzbekistan: nessun particolare problema, se non per il fatto che questi due paesi hanno tipo una decina di ambasciate nel mondo e la prima che incontrerò sul mio cammino sarà a Pechino, per cui fino a quel momento rimarrò nel limbo Uzbekistan-si Uzbekistan-no.
6) Visto per il Turkmenistan: l'apoteosi della follia. Praticamente dovrò contattare un'agenzia di viaggi turkmena che sia autorizzata dal governo a rilasciare una lettera d'invito per mio conto, alchè, dopo un mesetto buono in cui con molta calma riempiranno le loro cartacce, mi arriverà, se dio vuole, sta benedetta lettera. La letterà però non garantisce un visto: dovrò presentare la lettera alla prima ambasciata turkmena disponibile (mi risulta sia quella di Astana, in Kazakistan) e li loro decideranno se e quando darmi un visto.
Ma non è tutto! Una volta che per grazia divina mi avranno concesso il lasciapassare, mi troverò in frontiera un cordialissimo addetto dell'agenzia di viaggio che mi ha rilasciato la lettera di invito, il quale  mi intercetterà al volo con un cartello "Mr. Latitude", per poi non mollarmi un attimo per tutta la durata del mio piacevole soggiorno, controllando che non rimanga più di quanto dichiarato, che non devii dall'itinerario prestabilito e che rispetti il coprifuoco delle 23 (!!!). Va da se che ovviamente il suddetto verrà mantenuto a mie spese vitto e alloggio finchè non me ne vado.

Ammesso e non concesso di riuscire a sciogliere tutti sti nodi, i passi successivi (almeno quelli burocratici) saranno abbastanza facili. Si ok l'Azerbaijan ha deciso che adesso gli stanno sulle palle gli Armeni, quindi han chiuso le frontiere occidentali, ma poco male, la frontiera con la Georgia è aperta e - udite udite - non serve neanche un visto per oltrepassarla. Da li poi si entra in Turchia e il passaporto non serve quasi neanche più.

Lo so cosa state pensando. Ma è proprio necessario andare in Culoalmondostan? Eccerto che lo è, o miei stolti amici, dove altro potrei vedere se no questo?

*: eh già, "Хрущёв" si legge "Krusciov" e non "Kruscev"

Cratere di Derweze - Deserto del Karakum, Turkmenistan


Nessun commento: