martedì 24 maggio 2011

Ve l'ho detto che questo blog oggi è qua e domani chissà!

Sono a Wellington.
Che ci faccio a Wellington? Non ero a Queenstown, direte voi?
Si, lo ero, ma mi ero anche stufato di sentirmi dire che la stagione (e con essa anche qualsiasi tipo di lavoro) sarebbe iniziata non prima di 2-3-4 settimane e che quindi potevo gentilmente andarmene affanculo io e i miei curriculum.
E poi ero stufo del Puzzola.
La sua ultima performance, la proverbiale goccia che fa traboccare un vaso - il mio - gia ricolmo di disprezzo per quest'uomo, è la seguente: il nostro eroe si è ripresentato in camera alle 7 di sera, ubriaco da far schifo, brontolando e sputando per terra come un lama (e già li...) per poi vomitare l'anima davanti ai miei occhi per un dieci minuti buoni, avendo perlomeno l'accortezza di usare un sacchetto di plastica ed un piatto che mi auguro sia stato gettato via e NON lavato e rimesso al suo posto.
Il giorno dopo una persona normale cosa avrebbe fatto? Una volta ripresosi dalla sbronza avrebbe ripulito il disastro combinato e magari avrebbe anche chiesto scusa per essere stato cosi disgustoso.
Er Puzzola no! Gli ho dovuto far notare io che forse era il caso che gettasse via il sacchetto pieno di sbocco - così, se non è troppo disturbo eh!
Beh insomma, la prospettiva era quindi di passare due settimane a fare una sega, in compagnia di quest'uomo, capirete dunque il perchè ho preferito prenotare il primo volo del giorno successivo per Wellington in modo tale innanzitutto da farmi passare ste due settimane e poi, già che sono nella capitale della Nuova Zelanda (no, non è Auckland la capitale...) e nelle capitali di solito ci sono le ambasciate, sistemare le faccende burocratiche a cui accennavo qualche post fa, in primis chiedere un passaporto nuovo di zecca all'Ambasciata italica.
A questo proposito apro una parentesi: ma le ambasciate una volta non erano in centro, all'interno di palazzi non dico lussuosi, ma perlomeno decenti? Cioè, a Parigi mi era rimasta impressa l'ambasciata del Qatar, comodamente ospitata da un palazzone immenso in Piazza Charles de Gaulle e persino l'Ambasciata Australiana a Timor Est era nel palazzo più bello dell'isola intera, come mai allora l'Ambasciata italiana in Nuova Zelanda è nel Gratosoglio di Wellington in una casetta di legno? Non che la cosa mi crei chissà quali problemi, per carità (a parte l'ora a piedi che mi son dovuto fare per raggiungere la fatidica Grant Road) però due lire per un ufficio decente li potevano anche spendere. Vabbè, chiusa parentesi.
Wellington comunque è una cittadina piccola ma carina, 300.000 abitanti, c'è il mare, ci son cose da vedere, per cui non mi dispiacerebbe piazzarci anche le tende volendo, ammesso di riuscire a trovare un lavoro tempo zero, s'intende. Inoltre qua potrei anche chiedere lumi alle altre ambasciate di cui necessito (Cina, Mongolia, Russia e forse anche Iran) per cui ci penserò su bene prima di tornare a Queenstown.
Beh vi saluto che uno dei miei nuovi compagni di stanza mi ha fatto montare uno sbrano indicibile mangiandosi una pizza enorme e, considerando il fatto che oggi c'è il "Cheap Tuesday" di Domino's Pizza, seguirò il suo esempio senza esitazioni.

4 commenti:

ila ha detto...

Ciao io sono Ila...
Sono capitata in questo pazzo blog gestito da chi scusa??? non ho capito bene chi sei...un viaggiatore in cerca di una meta, un vagabondo senza fissa dimora, un sognatore alla conquista del suo sogno??? Comunque per me poco importa...ti ho trovato simpatico, divertente, pazzo e tremendamente interessante...quindi ti seguirò in questo tuo strano modo di viaggiare....
Ciao attendo notizie da Wellington!!!

Daniele ha detto...

Ah beh grazie! Vuol dire che continuerò a randagizzare (anche) per il tuo diletto allora! :))

Valentina ha detto...

Grande, ti ho inserito nei link amici! Ciao!

Daniele ha detto...

Grazie, ricambio, ciao!