Il balletto è finito... forse
Gli ultimi tre giorni si sono rivelati piuttosto ricchi di news.
Innanzitutto lunedì mattina iniziava l'ultima fase di vendita dei biglietti per i mondiali di rugby che si terranno qua in Nuova Zelanda tra settembre e ottobre: potevo forse non prendere 2 biglietti per una partita a caso qua a Wellington (Sudafrica-Fiji) per la modica cifra di 66$, roba che con quei soldi a Milano ci vedo il Cesena al terzo anello*? Certo che potevo, ma li ho presi lo stesso.
Non faccio neanche in tempo ad andarli a ritirare che mi chiama - con calma - appena 2 mesi dopo avergli mandato milioni di curriculum, la capa suprema dell'Europcar NZ, una simpatica vecchina che non esita a propormi contratti pluri-mensili e rinnovabili, senza fare compromettenti e inutili domande su visti e palle varie, palle che ovviamente mi sono guardato bene dal fargli notare.
L'unico problema in tutto ciò è che il lavoro è a Queenstown: già quando l'ho lasciata un mese e mezzo orsono non è che facesse particolarmente caldo, adesso invece fa un freddo fottuto (-5° di minima domenica) e nevica copiosamente e la cosa non è che mi entusiasmi particolarmente, anche se non mi pare il caso di lamentarsi, spero solo che in qualche bottle shop abbiano delle riserve di grappa o che qualcuno sappia fare i bombardini da quelle parti.
Oltretutto ovviamente non avrò più la possibilità di vedere il Rugby a Wellington, ma il problema è stato ovviato vendendo Sudafrica-Fiji ad una tizia anglo-turco-gallese scimmiata di rugby e re-investendo il capitale per comprare Irlanda-Italia che si gioca nella vicina Dunedin (che si pronuncia Dneeeedn).
Nel frattempo il Signor Richter decide di mandare un terremoto di 6.5 della sua scala (il cui ipocentro era fortunatamente a 150km di profondità se no magari non sarei nemmeno qui a raccontarlo) che mi fa rimpiangere la tranquilla e geologicamente stabile Pianura Padana.
Con un tempismo sorprendente ieri ho potuto anche ritirare il mio nuovo passaporto e sistemare gli ultimi dettagli tipo aprire un conto corrente e un account per le tasse, mentre invece l'ennesima visita all'Immigration Office per far trasferire il visto dal vecchio al nuovo passaporto ha riservato non pochi improperi: indovinate un po' cosa mi hanno appiccicato a pagina 8? Un bellissimo sticker azzurro con scritto "Work visa" tipo quello della foto nel post del 13 giugno, sticker che se mi avessero dato subito, starei lavorando da almeno 5 settimane! Vabbè...
E quindi ora son qui, in attesa di un volo per Christchurch (quello diretto per Queenstown costava un fottio) sperando che questo su e giù per la Nuova Zelanda alla ricerca di un impiego mal retribuito sia finito perchè sono stufo di girare come un deficiente.
*: beh dai magari al terzo no, ma al secondo si.
Innanzitutto lunedì mattina iniziava l'ultima fase di vendita dei biglietti per i mondiali di rugby che si terranno qua in Nuova Zelanda tra settembre e ottobre: potevo forse non prendere 2 biglietti per una partita a caso qua a Wellington (Sudafrica-Fiji) per la modica cifra di 66$, roba che con quei soldi a Milano ci vedo il Cesena al terzo anello*? Certo che potevo, ma li ho presi lo stesso.
Non faccio neanche in tempo ad andarli a ritirare che mi chiama - con calma - appena 2 mesi dopo avergli mandato milioni di curriculum, la capa suprema dell'Europcar NZ, una simpatica vecchina che non esita a propormi contratti pluri-mensili e rinnovabili, senza fare compromettenti e inutili domande su visti e palle varie, palle che ovviamente mi sono guardato bene dal fargli notare.
L'unico problema in tutto ciò è che il lavoro è a Queenstown: già quando l'ho lasciata un mese e mezzo orsono non è che facesse particolarmente caldo, adesso invece fa un freddo fottuto (-5° di minima domenica) e nevica copiosamente e la cosa non è che mi entusiasmi particolarmente, anche se non mi pare il caso di lamentarsi, spero solo che in qualche bottle shop abbiano delle riserve di grappa o che qualcuno sappia fare i bombardini da quelle parti.
Oltretutto ovviamente non avrò più la possibilità di vedere il Rugby a Wellington, ma il problema è stato ovviato vendendo Sudafrica-Fiji ad una tizia anglo-turco-gallese scimmiata di rugby e re-investendo il capitale per comprare Irlanda-Italia che si gioca nella vicina Dunedin (che si pronuncia Dneeeedn).
Nel frattempo il Signor Richter decide di mandare un terremoto di 6.5 della sua scala (il cui ipocentro era fortunatamente a 150km di profondità se no magari non sarei nemmeno qui a raccontarlo) che mi fa rimpiangere la tranquilla e geologicamente stabile Pianura Padana.
Con un tempismo sorprendente ieri ho potuto anche ritirare il mio nuovo passaporto e sistemare gli ultimi dettagli tipo aprire un conto corrente e un account per le tasse, mentre invece l'ennesima visita all'Immigration Office per far trasferire il visto dal vecchio al nuovo passaporto ha riservato non pochi improperi: indovinate un po' cosa mi hanno appiccicato a pagina 8? Un bellissimo sticker azzurro con scritto "Work visa" tipo quello della foto nel post del 13 giugno, sticker che se mi avessero dato subito, starei lavorando da almeno 5 settimane! Vabbè...
E quindi ora son qui, in attesa di un volo per Christchurch (quello diretto per Queenstown costava un fottio) sperando che questo su e giù per la Nuova Zelanda alla ricerca di un impiego mal retribuito sia finito perchè sono stufo di girare come un deficiente.
*: beh dai magari al terzo no, ma al secondo si.
Certo che la tentazione di scambiarli per un paio di ettolitri di birra con qualche irlandese ubriacone è forte... |
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