All Blacks vs. Quelli La
Inutile negare che da queste parti la bazza del momento sia la finale della Coppa del Mondo di rugby che si giocherà ad Auckland domenica sera e che ci permette di notare come la scaramanzia non sia di casa in Nuova Zelanda.
Beati loro che non hanno altro a cui pensare oltre alla partita della squadra di casa che si giocherà il mondiale contro i francesi in un remake della finale del 1987: stesso stadio, stessi avversari e speriamo anche stesso risultato, visto che vinsero gli All Blacks.
Sentendo parlare la gente e leggendo i giornali però, la partita sembrerebbe solo una pura formalità per i grossi uomini vestiti di nero e pochi osano dubitare di un esito positivo. Certamente tra questi non possiamo annoverare (cazzo quanto mi piace sta parola!) il giornale locale di Queenstown che oggi ha presentato un terrificante articolo sulle "20 ragioni per cui la Nuova Zelanda batterà la Francia", che riportava prove inconfutabili tipo "La Francia ha già perso 2 finali su 2 nelle precedenti edizioni e quindi non c'è 2 senza 3" (Si, certo...) oppure "Noi la meritiamo di più perchè il nostro fullback è velocisssssimo e bravisssimo, mica come quell'altro che ha il pipino corto" e deliri simili che in un paese normale avrebbero causato invasioni nei vari Pronto Soccorso di gente con escoriazioni alle gonadi, ma che qua invece paiono tanto naturali che l'autore dell'articolo ha addirittura avuto il coraggio di mettere il proprio indirizzo e-mail a fondo pagina (sai gli insulti che si prende se perdono?) e ha promesso di mangiarsi pubblicamente l'intero giornale in caso di esito infausto.
Beati loro che non hanno altro a cui pensare oltre alla partita della squadra di casa che si giocherà il mondiale contro i francesi in un remake della finale del 1987: stesso stadio, stessi avversari e speriamo anche stesso risultato, visto che vinsero gli All Blacks.
Sentendo parlare la gente e leggendo i giornali però, la partita sembrerebbe solo una pura formalità per i grossi uomini vestiti di nero e pochi osano dubitare di un esito positivo. Certamente tra questi non possiamo annoverare (cazzo quanto mi piace sta parola!) il giornale locale di Queenstown che oggi ha presentato un terrificante articolo sulle "20 ragioni per cui la Nuova Zelanda batterà la Francia", che riportava prove inconfutabili tipo "La Francia ha già perso 2 finali su 2 nelle precedenti edizioni e quindi non c'è 2 senza 3" (Si, certo...) oppure "Noi la meritiamo di più perchè il nostro fullback è velocisssssimo e bravisssimo, mica come quell'altro che ha il pipino corto" e deliri simili che in un paese normale avrebbero causato invasioni nei vari Pronto Soccorso di gente con escoriazioni alle gonadi, ma che qua invece paiono tanto naturali che l'autore dell'articolo ha addirittura avuto il coraggio di mettere il proprio indirizzo e-mail a fondo pagina (sai gli insulti che si prende se perdono?) e ha promesso di mangiarsi pubblicamente l'intero giornale in caso di esito infausto.
Giuro che mi verrebbe quasi voglia di tifare Francia per andare a casa sua ad apparecchiargli la tavola mentre lui si cucina un piatto di carta stampata con le patate lesse, tuttavia non riesco a sottrarmi all'ondata di questo sentimento anti-francese che aleggia nell'aere ogniqualvolta una nazionale transalpina gareggia in competizioni internazionali.
Impossibile non notare che domenica, indipendentemente dal paese di origine, saranno tutti per la Nuova Zelanda - francesi a parte, of course - e non sto parlando di tiepida simpatia per i padroni di casa, ma di vero proprio accanimento solo perchè gli avversari sono quelli la. E posso ancora capire i gallesi, immeritatamente battuti in semifinale oppure gli inglesi, la cui squadra, ancora in evidente stato di hangover, è stata ridicolizzata sempre dalla Francia ai quarti di finale, sto parlando per esempio dei miei coinquilini belgi, gente che non sa nemmeno cosa sia il rugby, che ho sorpreso durante la semifinale Francia-Galles ad inveire contro il televisore cercando - ahimè inutilmente - di spronare Les Bleus alla sconfitta.
E' una cosa un po' irrazionale, a tutti stanno sulle balle i francesi, ma nessuno sa il perchè. Voglio dire, ho conosciuto parecchia gente francese simpaticissima, ho pure la morosa di Toulouse, non si può certo dire che io sia anti-francese, ma quando in campo scendono quelli vestiti di blu, che sia calcio, rugby o freccette, è come quando scende in campo il Milan per me che tengo l'Inter: bisogna tifare contro!
Anche perchè non posso fare a meno di pensare ai due francesi che avevo dietro di me allo stadio di Dunedin durante la partita Italia-Irlanda che hanno passato tutti gli 80 minuti a gufare e a gridare i loro ridicoli improperi tipo Bergamascò vaffanculò (Dove "Bergamasco" è un giocatore dell'Italia) et similia, suscitando fastidio ed istinti omicidi a palate.
Impossibile non notare che domenica, indipendentemente dal paese di origine, saranno tutti per la Nuova Zelanda - francesi a parte, of course - e non sto parlando di tiepida simpatia per i padroni di casa, ma di vero proprio accanimento solo perchè gli avversari sono quelli la. E posso ancora capire i gallesi, immeritatamente battuti in semifinale oppure gli inglesi, la cui squadra, ancora in evidente stato di hangover, è stata ridicolizzata sempre dalla Francia ai quarti di finale, sto parlando per esempio dei miei coinquilini belgi, gente che non sa nemmeno cosa sia il rugby, che ho sorpreso durante la semifinale Francia-Galles ad inveire contro il televisore cercando - ahimè inutilmente - di spronare Les Bleus alla sconfitta.
E' una cosa un po' irrazionale, a tutti stanno sulle balle i francesi, ma nessuno sa il perchè. Voglio dire, ho conosciuto parecchia gente francese simpaticissima, ho pure la morosa di Toulouse, non si può certo dire che io sia anti-francese, ma quando in campo scendono quelli vestiti di blu, che sia calcio, rugby o freccette, è come quando scende in campo il Milan per me che tengo l'Inter: bisogna tifare contro!
Anche perchè non posso fare a meno di pensare ai due francesi che avevo dietro di me allo stadio di Dunedin durante la partita Italia-Irlanda che hanno passato tutti gli 80 minuti a gufare e a gridare i loro ridicoli improperi tipo Bergamascò vaffanculò (Dove "Bergamasco" è un giocatore dell'Italia) et similia, suscitando fastidio ed istinti omicidi a palate.
Quindi in definitiva, siccome io invece sono italianopizzamafiamandolino, non posso fare a meno di essere scaramantico ed auguro ai galletti una fantastica partita sperando che possano finalmente mettere le mani sull'agognata coppa.
Allez les bleus! |
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