lunedì 25 luglio 2011

AAA cercasi global warming

Ieri è stato il giorno della neve in tutta l'Isola del Sud. Ha nevicato perfino sulla costa a Christchurch e Dunedin, figuratevi cosa può esser venuto giù a Queenstown, nel cuore delle Alpi Neozelandesi: una vera e propria tempesta che ha permesso godere di una giornata di poco lavoro (aeroporto chiuso per quasi tutto il pomeriggio e il 95% dei voli cancellati, quindi pochi clienti) e di ulteriori casi umani che hanno spazzato via i buffoni da neve descritti qualche post fa. Nell'ordine abbiamo visto:

1) Il decappottato nel cervello: è luglio e per lui è estate. E se ne sbatte le balle di essere nell'emisfero australe, lui a luglio va in giro con la decappottabile aperta manco fosse in California o anche semplicemente a Marina di Ravenna. Auguri di pronta guarigione per la broncopolmonite che si è preso. (Nella foto sotto: le condizioni stradali pochi secondi dopo aver incrociato il suddetto scienziato)

Cara, ho un'idea: stamattina andiamo in giro con la capotte abbassata!

2) Il centauro contropallato: nevica copiosamente da ormai 10 ore filate, le strade sembrano una pista da hockey su ghiaccio, fa un freddo inverecondo, qual'è l'ultima cosa che fareste (a parte andare in giro in macchina con la capotte abbassata)? Esatto, andare a fare una gita domenicale a bordo del vostro CBR (o moto simile) assieme a due altri furbacchioni come voi. Dopo la performance a cui ho assistito, i suddetti possono tranquillamente mandare un curriculum per lavorare al circo come equilibristi, ammesso e non concesso che siano riusciti ad arrivare a casa tutti interi.
3) Il maniaco da freno a mano: Ok che con la neve un paio di freni a mano sono quasi d'obbligo, ok che stai facendo il pirla in una zona industriale di domenica, dove quindi non ti aspetti di trovare in giro nessuno... peccato però che io e il mio collega Mike la domenica siamo in regolare servizio e in quel frangente fossimo all'interno dei rispettivi autoveicoli in attesa di tornarcene a casina dopo una giornata di lavoro piuttosto rilassata. Il nostro eroe, con un tempismo invidiabile, decide quindi di imboccare la nostra via a 90 all'ora, ovviamente perdendo il controllo della macchina, facendo un paio di testacoda, rischiando di investirci, cagandosi probabilmente addosso e andandosi a schiantare finalmente contro il marciapiede, fortunatamente quello dall'altro lato. Morale: i frenoamano con la neve è meglio farli nei parcheggi.

In tutto ciò comunque la neve ha rotto decisamente le palle. Sarà anche bella, divertente e tutto quello che vuoi, ma non vedo l'ora di tornare a pezzare al sole come sarebbe giusto che sia.
Ma non potevo starmene a casa stamattina?

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