martedì 3 aprile 2012

Vademecum del randagismo prossimo-venturo

Ormai ci siamo: tempo dieci giorni e la Nuova Zelanda sarà solo un ricordo lontano. Nel frattempo, mentre metto le tacche sul muro come i carcerati per contare i giorni che mi separano dal mio volo Christchurch-Kuala Lumpur-Hong Kong, faccio mente locale sulle cose che devo assolutamente ricordare prima di partire e mentre sarò in giro:

1) Mangiare dove mangiano i locali: Nel precedente zingarismo asiatico cedetti dopo 3 mesi di friedricewithchicken e noodles assortiti, ora dovrebbe essere più facile in quanto incrociando un numero maggiore di paesi e culture, il menu dovrebbe - si spera - essere più vario. Inoltre ho deciso che devo provare qualsiasi zozzeria mi venga proposta, ma di questo ne parlerò nelle prossime puntate.
2) Dormire dove dormono i locali: Una branda e un cesso (possibilmente nel raggio di 100m). Non c'è bisogno d'altro per dormire, quindi si punterà ad un'accomodation più spartana ed economica possibile.
3) Viaggiare via terra: Anche qui, nei limiti del ragionevole (dato che nessuno mi paga per farlo e non ho scommesso con nessuno), l'obiettivo è girare solo in pullman, treno o automobile.
4) Viaggiare di notte: Se ce ne sarà l'occasione si viaggerà dopo il tramonto per risparmiare una o più notti di accomodation e per ottimizzare i costi degli spostamenti che, come potrete facilmente intuire, incidono non poco sul budget. Inoltre così ti passa di più.
5) Condividere il viaggio: Di randagi ansiosi di condividere trasporti o stanze doppie che costano meno delle singole ne troverò parecchi. Sfruttare le occasioni.
6) Viaggiare leggeri: Si, anch'io ho sempre avuto il terribile vizio di portarmi troppa roba inutile dietro, ma questa volta ho adottato una contromisura quasi infallibile: uno zaino da 60l. Ci stanno fisicamente solo 2 braghe corte, una braga lunga, 4 magliette, una felpa e un asciugamano (rigorosamente in microfibra che occupa meno). Tutto il resto non serve. Il peso maggiore sarà giocoforza composto dalla tecnologia (portatile e fotocamera).

Altre fregnacce presenti sulla check-list sono:
- Vitamine: viaggiare stanca, bisogna essere in forma,
- Dollari americani in banconote di piccolo taglio: molto utili per levarsi dalle palle possibili sbirri rompicoglioni o per dare il contentino ad eventuali rapinatori e/o cagacazzi assortiti.
- Roba da leggere: Visto che devo viaggiare leggero, mi porto solo un libro, tra l'altro già letto, ovvero "Buonanotte Signor Lenin" di Terzani, che parla (quasi) del mio stesso percorso di zingarismo fatto nel momento del crollo dell'Unione Sovietica nel 1991. Ispirante.

Ulteriori cose da tenere bene a mente una volta in giro:
- Stare sereni: Io sono uno di quelli che va troppo di fretta, non perchè ho il pepe al culo, ma perchè son curioso di vedere cosa c'è dopo. Questo non va bene perchè: A) stressa B) Non ti fa godere il posto dove sei. Evitare!
- Fare i presi bene: Il nemico numero uno del randagismo è lo scazzo: ogni tanto ti prendono quei momenti in cui saliresti sul primo aereo per tornartene a casa. Poi non lo fai ovviamente, però nel mentre sei li con le palle girate ed è come se quel determinato posto non l'avessi mai visitato, come quando ero in Vietnam con una faccia grossà così grazie alla mia brillante idea di andare dal dentista a Saigon: ecco, poi mi sono girato tutto il Vietnam bestemmiando e maledicendo chiunque mi capitasse a tiro. Il Vietnam è come se non l'avessi mai visto.

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