Lo sbattone del secolo!
A volte mi chiedo seriamente chi me lo faccia fare. E poi decido di farlo lo stesso!
Una volta messa da parte la breve ma intensa zingarata mongola, sarà la volta di pensare alla tappa successiva, Lhasa, capitale del Tibet.
Diciamocela tutta: considerando che partirò da Pechino e che dovrò attraversare la frontiera col Kazakistan all'altezza di Urumqi entro pochissime settimane, anche solo pensare ad una puntatina in Tibet è praticamente folle. Non tanto per le 44 ore di treno diretto tra Pechino e Lhasa, che considero come 2 giorni in una galera da cui puoi vedere un panorama bello e vario, quanto per il post-Lhasa, ovvero il tragitto che dai confini dell'Himalaya mi porterà ai confini con l'Asia Centrale.
Già è un miracolo che ci sia una linea ferroviaria che attraversi un paese immenso come la Cina da nord-est a sud-ovest fino a questo posto dimenticato dal signore, chiederne però un'altra che dal medesimo posto dimenticato da signore ti porti senza troppi problemi fino alla metropoli più lontana ed isolata del paese pare effettivamente troppo. Ed infatti non esiste.
Rimangono così due sole opzioni fattibili:
Una volta messa da parte la breve ma intensa zingarata mongola, sarà la volta di pensare alla tappa successiva, Lhasa, capitale del Tibet.
Diciamocela tutta: considerando che partirò da Pechino e che dovrò attraversare la frontiera col Kazakistan all'altezza di Urumqi entro pochissime settimane, anche solo pensare ad una puntatina in Tibet è praticamente folle. Non tanto per le 44 ore di treno diretto tra Pechino e Lhasa, che considero come 2 giorni in una galera da cui puoi vedere un panorama bello e vario, quanto per il post-Lhasa, ovvero il tragitto che dai confini dell'Himalaya mi porterà ai confini con l'Asia Centrale.
Già è un miracolo che ci sia una linea ferroviaria che attraversi un paese immenso come la Cina da nord-est a sud-ovest fino a questo posto dimenticato dal signore, chiederne però un'altra che dal medesimo posto dimenticato da signore ti porti senza troppi problemi fino alla metropoli più lontana ed isolata del paese pare effettivamente troppo. Ed infatti non esiste.
Rimangono così due sole opzioni fattibili:
1) Ritornare sui propri passi in treno fino a Lanzhou, a metà strada tra Lhasa e Pechino, per poi prendere la linea che attraversa la Mongolia Interna ed arriva ad Urumqi (quindi 2 treni per un totale di 50 ore di viaggio e 4080km percorsi in maniera quasi lineare) oppure
2) Farsi solo 14 ore di treno fino a Golmud, scendere a terra ed affidarsi all'incognita dei bus: da Golmud - insignificante città della provincia del Qinghai - non esistono infatti linee dirette per Urumqi, nè in bus nè tantomeno in treno, bisogna quindi procedere a tappe fino al confine con la provincia del Xinjiang e proseguire con un altro quantitativo n di bus, certamente non meno di 3 (Golmud-Charklik, Charklik-Korla, Korla-Urumqi) fino alla meta finale.
Pro: viaggio chilometricamente più corto di circa la metà e panorama migliore (il Deserto del Takamaklan spacca!)
Contro: incognita sui tempi ed il numero di mezzi da cambiare. Anche la qualità dei mezzi è una variabile importante: farsi mille ore su uno sleeping bus è un conto, farsene altrettante su di un lamierone dell'anteguerra è un altro. Le strade però sembrano essere tutte rifatte di fresco e quindi piu veloci.
Poi che c'è da considerare che in Cina è tutto un altro viaggiare: qua le distanze sono enormi (giusto per dare l'idea, è la terza nazione per estensione, più grande degli Stati Uniti), ma forse proprio per questo i treni sono confortevoli e le strade più larghe e veloci possibile tanto che anche in bus non dovrebbe essere come nel resto dell'Asia, dove avevo fatto l'abitudine a spararmi sbattoni da 24 ore per fare 500km, come per esempio l'epico Hanoi-Vientiane, un giorno intero a bordo di un osceno bus con i sedili così ravvicinati tra loro che era impossibile persino stiracchiarsi un minimo, con gente piazzata sugli sgabelli nel corridoio oppure penzolante su delle amache fissate al portaoggetti, inerpicandosi sulle oscene strade salgono sulle montagne vietnamite e ridiscendono sull'altro versante una volta superato il confine col Laos.
Ma non divaghiamo...
Qua purtroppo su internet non ho trovato molte informazioni su quest'ultima opzione ed anche la Lonely Planet butta li giusto un paio di scarne informazioni, per la prima ipotesi invece c'è già più materiale, anche se pare che la maggioranza di quelli che l'han fatto non ha proseguito da/per Lhasa.
Ah, ovviamente l'aereo è un'opzione costosissima e e poco intrigante, quindi scartata a priori.
Una cosa è certa: ho il pepe al culo di entrare in Kazakistan al più presto (ma comunque non prima del 5 giugno*) per fare il visto iraniano, ma questa è tutta un'altra storia.
*Per i visti dell'Asia Centrale ho dovuto scegliere delle date fisse, così in Kazakistan dovrò per forza essere tra il 5/6 ed il 5/7, in Uzbekistan dal 25/6 al 25/7 e così via...
2) Farsi solo 14 ore di treno fino a Golmud, scendere a terra ed affidarsi all'incognita dei bus: da Golmud - insignificante città della provincia del Qinghai - non esistono infatti linee dirette per Urumqi, nè in bus nè tantomeno in treno, bisogna quindi procedere a tappe fino al confine con la provincia del Xinjiang e proseguire con un altro quantitativo n di bus, certamente non meno di 3 (Golmud-Charklik, Charklik-Korla, Korla-Urumqi) fino alla meta finale.
Pro: viaggio chilometricamente più corto di circa la metà e panorama migliore (il Deserto del Takamaklan spacca!)
Contro: incognita sui tempi ed il numero di mezzi da cambiare. Anche la qualità dei mezzi è una variabile importante: farsi mille ore su uno sleeping bus è un conto, farsene altrettante su di un lamierone dell'anteguerra è un altro. Le strade però sembrano essere tutte rifatte di fresco e quindi piu veloci.
Il deserto del Takamaklan, nella provincia dello Xinjiang |
Ma non divaghiamo...
Qua purtroppo su internet non ho trovato molte informazioni su quest'ultima opzione ed anche la Lonely Planet butta li giusto un paio di scarne informazioni, per la prima ipotesi invece c'è già più materiale, anche se pare che la maggioranza di quelli che l'han fatto non ha proseguito da/per Lhasa.
Ah, ovviamente l'aereo è un'opzione costosissima e e poco intrigante, quindi scartata a priori.
Una cosa è certa: ho il pepe al culo di entrare in Kazakistan al più presto (ma comunque non prima del 5 giugno*) per fare il visto iraniano, ma questa è tutta un'altra storia.
*Per i visti dell'Asia Centrale ho dovuto scegliere delle date fisse, così in Kazakistan dovrò per forza essere tra il 5/6 ed il 5/7, in Uzbekistan dal 25/6 al 25/7 e così via...
2 commenti:
beh a giudicare da quanto hai scritto sotto la bandierina hai già optato per la soluzione 2... ;) W I BUSSSS!
eh mi sa che alla fine il caro vecchio lamierone avrà la meglio, si!
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