mercoledì 28 marzo 2012

E pure la Nuova Zelanda... (ultima parte)

I Reinhold Messner dei poveri alle prese col TongariNo
Da Cape Reinga a Turangi (812km)


Ritornare nel cuore dell'Isola del Nord anzichè ridiscendere lungo la costa occidentale aveva un solo scopo: ritentare la sessione di trekking al Tongariro (o TongariNo come lo chiama qualcuno) National Park, saltata qualche giorno prima causa maltempo e che a sto giro, pare, sarà invece miracolosamente inondato dal sole.
Ormai la paranoia circa gli scavallatori d'auto è totale, pare infatti che anche da ste parti, come a Kerosene Creek, agisca una banda di simpaticoni che gentilmente pensa a ripulirti il bagagliaio dal peso inutile mentre tu scarpini in mezzo a crateri e laghi,: che carini, in questi tempi, con la benza alle stelle, viaggiare leggeri è un must.
Ma che ci volete fare, a me pagare la benza piace, quindi opto per la navetta che per modici 35$ ti porta e ti prende senza imparanoiarti inutilmente la scarpinata già di per se non esattamente leggera. Il fatto che poi il Tongariro Crossing (il sentiero più popolare e da noi battuto) sia one-way giustifica ulteriormente la spesa.
Tongariro Crossing dicevo: figata, decisamente figata, certo non è come portare a spasso il cane ai giardinetti sotto casa, qua c'è da sfacchinare per 20km (ci si mette tra le 6 e le 8 ore) e soprattutto la prima parte ha delle salite assassine per giungere in quota - ma hey - c'erano anche un botto di nonni che, attrezzati come solo i nonni sanno essere, ce la facevano benissimo, perchè dunque noi baldi giovani no? Oltretutto il panorama invitava decisamente a proseguire, non capita infatti tutti i giorni di gironzolare attorno a coni vulcanici attivi, colate laviche e laghetti sulfurei come da ste parti e se non fosse che alla fine del percorso perdi l'uso delle gambe per almeno un paio di giorni, sarebbe da rifarlo al volo.

Cina-Russia 1000-0
Da Turangi a Wellington (336km)

Ancora una volta la gita a Wellington propone un interessante giro turistico delle ambasciate e a sto giro arrivo all'appuntamento con la simpatica moglie del Console Mongolo con un giorno di anticipo scatenando il panico:

- "Ma come, avevi detto che venivi domani, dovevi avvisare, bla bla bla..."
- "Zia, vedi di stare serena, hai avuto più di 2 settimane per piazzarmi un adesivo sul passaporto, io domani ho il traghetto per l'Isola del Sud, che famo?
"
- "Vabbè, vatti a prendere un caffè e torna fra un quarto d'ora che ti ridò il passaporto col visto"
- "Come sarebbe un quarto d'ora? Ma se ci vuole un quarto d'ora per emettere un visto, perchè allora mi hai fatto aspettare due settimane?"

Se vi dicono che ci vogliono dai 7 ai 14 giorni
per avere sta roba, non gli credete.
Insistete per averlo in 15 minuti, è il tempo che ci vuole
Bestemmie. Però alla fine io e la vecchina ci siamo presi in simpatia, quindi non ho brontolato più di tanto, anche perchè qua c'era da correre - anzi VOLARE - nella suburb di Karori, dove urgeva girare prontamente il passaporto all'ambasciata cinese che non sapevo neanche se fosse aperta o che cazzo volesse di preciso per mungermi il solito sticker, infatti panico quando questi han voluto una prova del mio ingresso in Cina: ma santiddio, di solito ti chiedono una prova dell'USCITA da un paese (ecco perchè ho fatto il visto mongolo prima), cazzo gliene frega a loro se/come entro. E allora via, verso un internettaro in centro, registrati al sito di AirAsia.com per stampare l'itinerario però cazzo, io arrivo ad Hong Kong che è si Cina, ma non rientra nello stesso visto che sto per fare, andrà bene lo stesso? Per fortuna si.
Il momento di pagare riserva poi un piacevole rinfresco su quanto sia cosa buona e giusta viaggiare con passaporto dell'Unione Europea: visto di doppia entrata valevole 4 mesi a 90$. I neozelandesi pagano 140$ per 30 giorni/single entry e gli americani addirittura 200$. Mitici cinesi.
Lo stesso non si può dire dei russi, i quali dopo una fitta corrispondenza elettro-epistolare con le ambasciate di Wellington e Hong Kong, mi confermano che per me non c'è posto nella tundra siberiana, a meno di non andare ad ingrassare gli introiti di qualche agenzia turistica locale prenotando TUTTO e ORA. Ovviamente non se ne parla neanche, quindi la Siberia è stata ufficialmente cassata dal tragitto in favore dei cinesi che avranno il dubbio onore di ospitarmi più a lungo e dove io avrò il sommo piacere di farmi un'esplorazione molto più approfondita anche delle regioni sud-occidentali.

Back to reality
Da Wellington a Queenstown (924km, di cui 85 di mare)


Alla fine, dopo 4328km possiamo archiviare anche il discorso Nuova Zelanda e sapete qual'è la cosa buffa? Che la parte migliore è quella dove ho vissuto la maggior parte del tempo, ovvero Queenstown e dintorni.
Si perchè il resto del paese bello, per carità, ma manca di una caratteristica che sia unica del luogo come potrebbe essere il "nulla australiano" per esempio, che ti fa dire "questo c'è solo qua": le campagne neozelandesi sono fondamentalmente uguali alle nostre, le città nettamente inferiori, i Parchi Nazionali di un'altra categoria, in ogni caso è già ora di pensare alla prossima zingarata che partirà entro pochi giorni, questa volta in terra asiatica.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

curiosità... stai zingarando da solo o in simpatica compagnia? boa sorte!

Daniele ha detto...

Hola! Qua in NZ ero con la mia sbarbata, in cina si unisce un mio socio e dal kazakistan in poi si va da soli!